PROGETTO IncoCARE, Il percorso del paziente incontinente: un’opportunità assistenziale

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L’incontinenza urinaria, definita dall’International Continence Society come “perdita involontaria di urina”, rappresenta una condizione in grado di compromettere la qualità della vita di chi ne è affetto e, nei casi più complessi, esporre a grave rischio la vita stessa delle persone. A livello nazionale si stima che il problema dell’incontinenza colpisca la
fascia della popolazione tra i 18 e gli 80 anni
con prevalenza del 3% della popolazione maschile e del 20% in quella femminile. Rapportando il dato nazionale alla popolazione residente nella regione Campania, si giunge a stimare che il problema incontinenza tocca 68.769 uomini e 476.123 donne. Per quanto attiene alla popolazione pediatrica (0-14 anni), l’enuresi notturna è la forma di incontinenza maggiormente incidente. In particolare vi è un’incidenza del 15% a 5 anni, del 13% a 6 anni, del 7% a 8 anni, del 5% a 10 anni e del 3% tra i 12 e i 14 anni. Facendo riferimento ad un dato nazionale riferito alla fascia d’età 0-14 si stima che la prevalenza di patologie correlate all’incontinenza si attesti attorno al 7%. Le stime nazionali di spesa per l’assistenza protesica (e quindi per la fornitura di protesi e ortesi elencate nel Nomenclatore Tariffario di cui al Decreto Ministeriale n. 332/99) hanno evidenziato che il 64% della stessa è impiegato per l’acquisto di ausili per l’incontinenza (prodotti per assorbenza, cateteri, sacche). L’analisi dei dati di consumo nella Regione della Campania, richiesti direttamente alle AA.SS., ha rilevato un dato di spesa per i dispositivi per assorbenza, raccoglitori, cateteri, sacche e stomie di circa € 30.000.000 per l’anno 2018. A questa somma, si aggiunge una spesa per dispositivi ad alto costo per l’incontinenza urinaria e fecale di circa € 19.000.000.

Scopo del presente PDTA è la costruzione di un percorso per la persona affetta da incontinenza basato su evidenze cliniche, finalizzato a garantire un accesso alle cure appropriato ed omogeneo su tutto il territorio regionale atto a risolvere e migliorare la gestione della patologia e la qualità di vita. L’appropriatezza delle prestazioni viene
raggiunta sia in termini di efficacia clinica che in termini gestionali-organizzativi. L’efficacia clinica viene perseguita attraverso la diffusione e il consolidamento di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali basati su linee guida internazionali ed evidenze cliniche mentre, l’adeguatezza sotto il profilo gestionale-organizzativo, consente un corretto utilizzo delle risorse bilanciando tempi e modalità di erogazione delle prestazioni
in base al bisogno, garantendo equità ed accessibilità ed evitando un uso inappropriato delle risorse.

Coordinamento organizzativo:
F.F. Bernardi – G. Fusco – R. La Rocca

1. I Centri per la Prevenzione, Diagnosi e Cura dell’incontinenza urinaria,
di primo, secondo e terzo livello.
2. La razionalizzazione nell’utilizzo dei dispositivi medici di tipo
chirurgici complessi.
3. I processi di acquisto e distribuzione dei dispositivi medici monouso
per incontinenza.
4. L’educazione e sensibilizzazione sui temi dell’incontinenza urinaria
a livello regionale.
5. La piattaforma “Campania In Salute”