Si è svolta presso l’Ordine dei Medici chirurghi ed odontoiatri di Napoli e provincia la nona edizione del corso “L’ Epatologia nel III millennio” con il quale l’Epatologia dell’ Ospedale Evangelico Betania ha inteso divulgare il progresso scientifico e le proprie attività all’utenza, al territorio ed alle Istituzioni con l’imprescindibile collaborazione della Medicina Generale.
Il Continuo progresso scientifico e tecnologico mette a disposizione dello specialista epatologo un numero sempre crescente di opportunità diagnostiche e terapeutiche tali da richiedere un costante aggiornamento nell’ approccio clinico e delle linee guida.
Il convegno si è articolato in quattro sessioni in cui, come nelle precedenti edizioni, esperti, moderatori, relatori e platea si sono confrontati in una sorta di “face-off”; l’obiettivo è stato quello di migliorare conoscenza ed informazione ma, anche e soprattutto, riportare le proprie esperienze e condividere l’organizzazione.
- La prima sessione ha descritto l’impegno messo in campo dalle Istituzioni per la cura delle malattie di fegato in Campania. Alcuni tra i maggiori esperti, assieme ai principali attori del percorso diagnostico-terapeutico dedicato alla cura delle malattie epatiche, hanno valutato appropriatezza e sostenibilità di quanto fatto ed analizzato quanto ci sia ancora da fare; lo scopo è di trasferire le raccomandazioni in pratica clinica.
- La seconda sessione riguarda lo screening e la cura dell’ infezione da virus C ; si è fatto il punto su quanto messo in campo dalla Regione Campania per piano di eradicazione dell’ HCV e si valuteranno ulteriori soluzioni per intercettare i 40 – 60 mila soggetti residenti, probabilmente ancora inconsapevoli della malattia. Si è sottolineato che l’infezione da virus C produce danni extraepatici quali complicanze nefrologiche, comorbidità metaboliche e cardiovascolari, complicanze neuropsichiatriche, ematologiche ed autoimmuni per cui è necessario intervenire il prima possibile.
- La terza sessione riguarda la NAFLD ( espressione epatica della sindrome metabolica ) considerata l’epidemia del III millennio. Gli esperti hanno fornito un aggiornamento puntuale sulle più recenti acquisizioni, valutando appropriatezza e sostenibilità di quanto suggerito dalla più aggiornata letteratura scientifica.
- La quarta sessione ha infine preso in considerazione le più aggiornate linee di trattamento utili alla cura dell’ epatocarcinoma dimostrando come la Rete ed il confronto siano il presupposto imprescindibile di ogni goal terapeutico.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!
Il Responsabile scientifico
Dott. Ernesto Claar
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NAPOLI TODAY – In Campania oltre 21.400 persone affette da cirrosi epatica: crescono gli epatocarcinomi