Corso SIFO Campania: “L’esempio del Disease Management Optimization nella Fibrillazione Atriale”

“Strumenti di Sostenibilità, l’esempio del Disease Management Optimization nella Fibrillazione Atriale”, è questo il titolo scelto dalla sezione campana della SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera) per il Corso Residenziale di Aggiornamento ECM rivolto a farmacisti ospedalieri e territoriali nonché ai medici specialisti in medicina interna e cardiologia tenutosi venerdì 2 ottobre presso il Grand Hotel Capodimonte di Napoli (Via Capodimonte, 3).

 

Sulla brochure di presentazione del corso si legge:

 

“(…) l’impatto delle terapie innovative deve essere analizzato anche sotto nuovi profili di valutazione in modo da produrre un giudizio coerente sull’effettiva efficacia, efficienza e qualità del nuovo trattamento.

In questo modo è possibile procedere correttamente alla programmazione mirata degli interventi e a un migliore utilizzo delle risorse disponibili.

Parallelamente il ruolo del farmacista ospedaliero e territoriale si è evoluto verso una funzione manageriale, con necessità di competenze e strutture ad hoc che gli permettano una vera e propria programmazione economico-sanitaria.

(…) Oltre ai classici Budget Impact Model ed Health Technology Assessment, sono stati sviluppati ulteriori approcci di tipo farmaceutico quali il Disease Management Optimization (DMO) che sviluppa la valutazione del nuovo trattamento non soltanto in termini di costo-efficacia ma propone modelli organizzativi che mirano ad ottimizzare la qualità e l’appropriatezza dell’assistenza.

 

In particolare il DMO si sviluppa attraverso tre fasi principali: analisi del percorso del paziente (dalla diagnosi alla riabilitazione), identificazione degli ambiti di miglioramento nella gestione della FA (a parità di risorse investite) e definizione delle possibili leve da attivare per raggiungere gli obiettivi prioritari di miglioramento e ottimizzazione del percorso.

Il DMO risulta, quindi, un utile strumento per la definizione di nuovi modelli organizzativi soprattutto nella gestione di patologie ad alto impatto socio-economico come la fibrillazione atriale, che comportano l’assorbimento di una quota rilevante delle risorse destinate alla sanità.

L’evento formativo si è proposto di dotare il farmacista ospedaliero e territoriale degli elementi utili allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze per consentire oltre l’analisi dei percorsi di cura nella propria realtà lavorativa anche l’individuazione degli interventi possibili per il miglioramento nell’ottica dell’integrazione ospedale-territorio e si è posto come obiettivi:

 

– Sviluppare l’analisi della riorganizzazione dei percorsi per la gestione della fibrillazione atriale negli ambiti della prevenzione, della diagnosi, della terapia farmacologica ed interventistica, della presa in carico del paziente, dei percorsi riabilitativi.

 

– Identificare le modalità di azione per la gestione della patologia quali ad esempio campagne di screening mirate, protocolli per la gestione delle aritmie, percorsi per potenziare l’appropriatezza, modelli hub&spoke delle strokeunit.”.

Il Programma (Napoli, 2 Ottobre 2015)

INTERVENTI
Creazzola
D’Isa
Esposito
Ferriero (1)
Ferriero (2)
Franzini
Pressato
Volpe

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